Qual è lo stato di salute dell’editoria in Italia? Questa è una domanda che si ripropone periodicamente, poiché il nostro Paese si distingue per un grande numero di editori e di libri pubblicati, a cui corrispondono pochissimi lettori in rapporto al numero di abitanti.
Per avere una visione onnicomprensiva del fenomeno, basta consultare l’infografica L’editoria in Italia: pesci grandi e piccoli in un mare di libri, realizzata da Minimegaprint, e-commerce di stampa prodotti tipografici che ha raccolto tutti i dati aggiornati e li ha resi più chiari e comprensibili a tutti.
Perché in Italia si pubblica sempre di più e si legge sempre meno? Dalle statistiche disponibili emerge un quadro ricco di dettagli e di interesse sia per chi ha la passione della lettura, sia per chi non legge neanche un libro in un anno.
Pesci grandi e piccoli nel mare dell’editoria
La metafora acquatica rende perfettamente l’idea della situazione: nel mare delle case editrici ci sono pesci piccoli (gli editori che pubblicano meno di 10 titoli l’anno), quelli medi (da 11 a 50 titoli l’anno), e i grandi (chi pubblica più di 50 titoli l’anno, il 13,6% del totale).
Il numero complessivo di titoli pubblicati nell’ultimo anno è enorme: si parla di 61.188 libri, che naturalmente non hanno la stessa visibilità sul mercato e le stesse potenzialità di successo
I lettori, secondo i dati del 2017, sono 23 milioni, dunque meno della metà degli abitanti dell’intera Penisola, e di questi solo il 14,1% si può definire “lettore forte”, cioè chi legge più di 12 libri in un anno.
Il titolo di studio sembra avere una correlazione con la propensione a leggere di più, poiché il 73,6% dei lettori è laureato, a fronte del 23,9% che ha solo la licenza elementare.
Come leggono gli italiani?
Cresce il numero di e-book ma ciò non influisce sul fatturato degli editori: i numeri sono ancora troppo piccoli per parlare di rivoluzione. In altre parole, chi ama la lettura tende a preferire il supporto cartaceo, infatti gli e-book costituiscono meno del 10% del venduto per un editore.
Tuttavia, è interessante notare l’aumento dei titoli pubblicati anche in formato digitale (il 35,8% del totale) mentre la percentuale di lettori che leggono su e-reader o ascoltano gli audiolibri è esattamente la stessa (27%).
L’infografica riporta anche il dato relativo alle regioni dove ci sono più lettori e quelle dove si legge di meno: sul podio ci sono Trentino-Alto Adige, Friuli-Venezia Giulia e Valle d’Aosta fra le regioni dove si leggono più libri (la Lombardia è poco più in basso), mentre le 3 regioni dove si legge di meno sono Calabria, Sicilia e Campania.