I succhi di frutta sono una bevanda molto apprezzata, sia dagli adulti che dai bambini, e negli ultimi anni il loro consumo è aumentato notevolmente. L’ingrediente principale di questa bevanda è la frutta, spremuta e separata dalla polpa. Esistono diverse tipologie di succo, la scelta è varia e dipende dai vostri gusti personali.
Vi siete mai chiesti come avviene la produzione di un succo di frutta?
Immaginate di dover produrre il succo di frutta alla “pesca”.
Innanzitutto bisogna procurarsi delle pesche mature, lavarle e snocciolarle. Il processo della snocciolatura, comprende anche lo schiacciamento della frutta, da cui deriva la polpa.
Tale polpa viene riscaldata a 100 gradi per 30 secondi circa, dopo aver aggiunto l’acido citrico. Il composto che si ottiene viene successivamente confezionato nei serbatoi asettici, fino a quando non avviene la trasformazione in nettare. Questo si ha quando alla purea sono stati aggiunti altri ingredienti, come l’acqua, lo sciroppo di saccarosio, acido ascorbico.
Una volta che si è formato il nettare, potrà essere destinato al confezionamento in brik, oppure nella bottiglia. Detto così, il procedimento potrebbe sembrar facile, in realtà non lo è.
È chiaro che la trasformazione avviene grazie all’utilizzo di macchinari specifici, adatti alla produzione di succhi di frutta. L’industria è molto attenta ad una ricerca costante e allo sviluppo, dotata di impianti per succhi di frutta realizzati in acciaio inox e secondo le normative igieniche sanitarie.
La legge italiana prevede 4 tipologie di succhi: il succo di frutta semplice, quello concentrato, i nettari di frutta e la spremuta.
Il succo di frutta semplice è quello che deriva dalla spremitura meccanica. Il succo di frutta concentrato prende questo nome, in quanto ha una concentrazione di frutta maggiore del 50%. Il nettare di frutta è ottenuto con l’aggiunta di acqua e zuccheri. Infine la spremuta, intendendo con il termine, esclusivamente il succo di agrumi.
Sono previste varie leggi riguardo la produzione dei succhi, perché è molto importante la tutela della salute.
Ad esempio la percentuale di frutta deve essere tra il 25 % ed il 50%; è vietata l’aggiunta di coloranti, mentre è possibile quella degli antiossidanti.
Saper leggere l’etichetta di un succo, ci aiuta a capire la sua composizione ed il suo processo.
Se si aggiunge dello zucchero alla bevanda, la legge prevede che troviate nella dicitura “zuccherato”; inoltre deve essere indicata la percentuale minima di frutta ed eventuali conservanti aggiunti al prodotto.
I succhi di frutta possono essere disponibili in lattina, vetro, plastica o in brik.
I loro valori nutrizionali variano in base alla concentrazione di frutta ed all’eventuale aggiunta di zuccheri. Potete gustare la vostra bevanda, dove, quando e come volete.