In principio erano i codici da ritagliare sulle pagine dei quotidiani in America, seguiti poi dai primi esempi sul Web: oggi il fenomeno del couponing è sempre più diffuso, grazie all’attività di portali specializzati nel risparmio per gli acquisti online. E gli italiani sembrano apprezzare le occasioni che vengono loro offerte.
La spesa online. Acquistare online diventa dunque sempre più frequente nei Paesi Europei, ma soprattutto più vantaggioso: basta fare una semplice ricerca sul web per incappare in siti di ecommerce che ormai colmano pressoché ogni tipo di esigenza e di richiesta da parte dei consumatori. L’esempio più immediato arriva dal Regno Unito, dove sono attivi qualcosa come 15 mili negozi online e dove più dell’80 per cento della popolazione fa proprio spese online.
L’importanza dei codici. Inutile soffermarci invece sugli Stati Uniti, che come spesso succede quando si parla di hi tech e similia fanno da apripista anche per sperimentare nuovi trend e abitudini: è il caso degli acquisti tramite codice promozionale, ovvero un piccolo sconto che rappresenta il metodo più semplice per incentivare l’utente a comprare su quello specifico sito web. Questa strategia si sta diffondendo anche nel nostro Paese, conquistando una fetta importante di navigatori alla ricerca del risparmio.
Il risparmio sul Web. Anche in Italia stiamo assistendo alla diffusione di siti che offrono codici sconto, che spesso stringono partnership con giganti del mercato a livello globale o con gli stessi e-tailer, rendendo così ancora più conveniente l’esperienza per i clienti; uno degli esempi più “puri”, ovvero una piattaforma nata proprio con l’obiettivo di raggruppare le principali offerte, è Piucodicisconto, che come racconta anche l’approfondimento realizzato dal sito Pc Professionale è anche uno dei punti di riferimento dove trovare codici sconto per lo shopping online.
Le origini del fenomeno. Nel nostro Paese il fenomeno è in continua diffusione, e volendo tracciarne una storia bisogna tornare indietro fino ai primi anni del Duemila, quando il brand Groupon inizia ad attirare gli utenti proponendo incredibili “deal” con risparmi fino al 70 per cento sul costo base di prodotti e servizi. Oggi questa modalità di acquisto è diventata una prassi naturale e molto apprezzata, anche perché questi codici sconto sono utilizzabili anche su colossi dell’ecommerce come Amazon, Expedia o Asos.
Non solo acquisti. Quanto scritto conferma l’attenzione ai “soldi” che caratterizza l’attività online degli italiani: quando comprano sul Web, i nostri connazionali cercano sempre l’affare, l’occasione giusta per portare a casa un prodotto a costo ridotto. Ma gli internauti tricolore sono anche degli ottimi rivenditori, come racconta una recente ricerca commissionato a Ipsos da eBay, che analizza le abitudini dei consumatori del noto portale.
Cambieranno le abitudini. Secondo lo studio, gli italiani sfruttano meno di spagnoli e francesi l’opportunità di mettere in vendita online oggetti che non usano più, ma sono a livello europeo quelli che riescono a ottenere gli introiti maggiori: in media 135 euro per i nostri connazionali contro i 124 degli andalusi e i 110 dei transalpini. Il dato sembra destinato ad aumentare, visto che il 45% degli italiani si dichiara volenteroso di ricorrere in futuro a Internet per la vendita dei propri beni usati e ben il 50% del campione afferma che venderà di più attraverso canali online, grazie soprattutto alle nuove generazioni, senz’altro meno titubanti quando si tratta di sfruttare le potenzialità del Web.