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Cambio di residenza: cosa fare

La procedura per fare il cambio di residenza presuppone prima di tutto il rinnovamento di tutta la documentazione personale.
Prima fra tutte è la “carta d’identità” che si deve adeguare al nuovo indirizzo. Per coloro che guidano, non è necessario cambiare la “patente”.
Stesso nel momento in cui si dovrà andare a rinnovare, si potrà conseguentemente inserire il nuovo recapito.

Invece per quanto concerne il libretto della macchina, è necessario modificarlo ma per fare ciò si deve effettuare un pagamento.
Per chi possiede un “passaporto“, anche in questo caso si potrà tranquillamente attendere il momento dell’aggiornamento per cambiare lo stato di residenza.
Pure per quanto riguarda le “tessere di iscrizione all’albo professionale” è gradito informare “l’albo” specificando la modifica residenziale.
La documentazione per fare questo cambio muta a seconda del certificato che si deve cambiare.

In qualunque circostanza il cambio di residenza si deve effettuare nell’ufficio apposito, ovvero nel settore “anagrafico” della città di interesse. Pertanto ci si dovrà recare lì muniti del proprio “documento d’identità” e col “codice fiscale”.
Se si guidano dei mezzi, allora in quel caso si dovranno ovviamente portare pure tutti i “documenti” inerenti.
Se a traslocare è stato un intero nucleo familiare, allora in quel caso basterà che si presenti “all’Anagrafe” soltanto uno dei componenti familiari. L’importante è che abbia raggiunto la maggiore età.
Il “Comune” per poter concretizzare questo “cambio”, dovrà essere a conoscenza di determinate informazioni.
Quindi dovrà controllare anche il “contratto di locazione” o, comunque, tutti i vari “documenti” che riguardano la nuova dimora.
Riepilogando per poter “aggiornare” il proprio indirizzo, risulterà basilare munirsi di copie di tutta questa tipologia di “documentazione” elencata poc’anzi.
E’ importante tener presente, però, che sarà utile portare finanche i fogli “originali”, in caso di controlli più approfonditi.
Questo è tutto ciò che si deve fare quando il cambio si svolge nella medesima cittadina.

Se al contrario il cambio è per una città differente, allora ci si dovrà presentare direttamente “all’Anagrafe” della nuova cittadina.
Poi il criterio di procedimento resta sempre lo stesso.
Quando invece ci si trasferisce fuori dal territorio italiano, si devono effettuare delle procedure più impegnative e che han bisogno di tempo maggiore. Come prima operazione si dovrà adempiere una comunicazione sul “trasferimento all’estero”. Stavolta, però, ciò si dovrà comunicare “all’anagrafe” della precedente città di “residenza”.
Logicamente questo comunicato si dovrà eseguire soltanto quando si saprà con sicurezza la nuova destinazione.
Questa “comunicazione” si potrà svolgere finanche al “Consolato italiano all’estero”.
Per rendere più semplice questa tipologia di incarichi, la “dichiarazione” potrà farla pure un “parente” al “comune precedente”.
Il mutamento di residenza non prevede una retribuzione.
Le uniche spese che si devono affrontare sono quelle corrispondenti alle “fotocopie” da preparare e per quando si andrà a ritirare il nuovo documento personale, pagando una cifra alquanto irrisoria.

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