Il DPCM del 16 Gennaio, firmato dall’allora Presidente del Consiglio Giuseppe Conte, ha bloccato temporaneamente tutte le attività relative a palestre e piscine. La validità di tale decreto cesserà, a meno di future proroghe, nella giornata del 5 Marzo. Nell’attesa di eventuali ripensamenti del futuro Governo, guidato da Mario Draghi, il CTS (Comitato Tecnico Scientifico) ha stilato le norme di comportamento che le palestre e le piscine dovranno seguire in caso di riapertura.
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Le attività fisiche consentite regione per regione
Il documento del CTS per prima cosa ha individuato la tipologia di attività che sarà possibile svolgere per ogni regione, a seconda della situazione sanitaria e pandemica contraddistinta dall’ormai noto sistema a colori.
In zona rossa, o nelle eventuali aree sottoposte a lockdown circoscritti, sarà possibile soltanto svolgere attività all’aria aperta in maniera individuale e l’attività di jogging.
Nelle zone arancioni, oltre alle attività consentite nella zona rossa, sarà possibile svolgere allenamenti di carattere individuale in palestre, piscine e tensostrutture, sia a livello personale che per attività sportive dilettantistiche non di squadra e non di contatto; gli allenamenti per gli sport di squadra saranno consentiti soltanto a livello individuale e nel rispetto del divieto di assembramento.
Infine nelle zone gialle saranno consentite tutte le attività suddette, a cui andrà aggiunta la possibilità di svolgere allenamenti di natura collettiva per sport da contatto, attività sportiva dilettantistica e di base.
Il difficile compito del Comitato Tecnico Scientifico
Il lavoro del Comitato Tecnico Scientifico si è rivelato molto delicato perché ha dovuto valutare contestualmente due esigenze opposte e contrastanti: da un lato evitare che la pratica dell’attività fisica diventasse un momento di assembramento e, quindi, di risalita dei contagi; dall’altro permettere alla popolazione (giovani e anziani in primis) di svolgere la pratica sportiva, fondamentale per combattere il disagio psicologico aumentato in maniera esponenziale ai tempi del coronavirus.
Palestre: le regole da seguire
Per le palestre il documento del CTS ha previsto, almeno nella fase iniziale della riapertura, la possibilità di svolgere soltanto delle lezioni individuali, con un distanziamento minimo di almeno due metri e l’uso di specifiche misure di sicurezza e contenimento del contagio.
Gli operatori dovranno indossare la mascherina e predisporre gel e dispositivi sanificanti in ogni punto critico e di accesso alle aree della struttura, saranno vietate le docce, indumenti e oggetti personali dovranno essere riposti nelle proprie borse/zaini e ad ogni esercizio dovranno essere sanificati i macchinari utilizzati.
Piscine: le regole da seguire
Per quanto riguarda le piscine, il CTS ha previsto il divieto di docce all’interno della struttura e l’obbligatorietà delle mascherine per atleti e personale tecnico al di fuori della vasca, mentre ogni nuotatore deve avere a propria disposizione almeno 10 metri quadrati.
Vietata, inoltre, ogni cerimonia di premiazione.